Buonasera, sono una ragazza di 32 anni. Da una settimana sono andata a convivere con il mio ragazzo con cui sto da due anni. Il distacco dalla mia casa (genitori, ambiente, abitudini) è stato difficile…e lo è ancora…soprattutto se penso a mia madre…lei anche soffre ancora questo distacco…il mio problema è proprio lei. Ogni volta che penso a lei mi viene da piangere e mi viene voglia di tornare da lei immediatamente…ci vediamo tutti i giorni…appena posso passo da casa e passiamo del tempo insieme…anche perché il mio ragazzo lavora fino a tardi e rientra la sera anche alle 21.30 quindi mi ritrovo praticamente sola in un nuovo ambiente…ogni volta che esco da quella casa è una sofferenza…il pensiero di mia madre mi fa stare male…e mi sento in colpa…è tutto un susseguirsi di cose che non mi fanno superare questo distacco…è passata solo una settimana forse è ancora presto…forse devo essere più forte e pensare di più alla mia vita…ho sempre sostenuto di aver bisogno della mia libertà…di aver bisogno di crescere e di assumermi le responsabilità della vita…ma sono triste…sola in questa casa nuova…forse non ero pronta alla convivenza o forse devo solo avere pazienza e far passare altro tempo?
Grazie per il tempo dedicatomi…
Risponde il Dott. Nicola Gentile
Grazie per averci contattato. Dalla descrizione che fornisci si intuiscono alcuni aspetti, il primo riguarda il rapporto con tua madre. Da una parte si potrebbe intuire quella che alcuni esperti chiamano come “sindrome del nido vuoto”, cioè il lasciare che i propri figli escano da casa per andare a vivere da soli può generare nei genitori o come racconti, in tua madre delle emozioni di sofferenza. Non specifici come sia la sofferenza di tua madre quindi, posso dire poco su questo, però sostieni che questo ti crea dei sensi di colpa, quindi intuisco si tratta di una forte emozione suscitata dal rapporto con lei. Sarebbe interessante sapere se hai fratelli o sorelle o sei figlia unica e nel caso come hanno reagito gli altri componenti della famiglia.
Un secondo aspetto riguarda il rapporto con il tuo ragazzo, cosa dice e se parlate di questa sofferenza che tu hai, del fatto che ti senti così male e così sola, e magari sapere quali sono state le motivazioni che vi hanno indotto ad andare a vivere da soli, se é stata una decisione presa insieme oppure se uno dei due ha preso l’iniziativa. Dici che hai sempre sostenuto la necessità di crescere e di assumerti le tue responsabilità e rispondere al tuo bisogno di libertà, quindi sembra che questo fosse un progetto messo in conto da tanto tempo, ma adesso hai il dubbio se tu fossi pronta o no a questo passo.
Infine trovi una possibile soluzione nel tempo che passa e magari nel fatto che ti abituerai piano piano a questa nuova situazione. Questo dipende ovviamente da come sei tu, dal modo in cui solitamente affronti le situazioni nuove, se hai bisogno di tempo oppure se ti adatti facilmente a ciò che é nuovo. L’unica cosa che posso suggerirti è quella di cercare di fare chiarezza sui vari aspetti che rendono questo distacco dalla famiglia di origine così doloroso e se non riuscissi con il passare del tempo a trovare sollievo da questa situazione, magari rivolgerti ad un professionista che ti possa aiutare ad analizzare e magari trovare le cause di questa sofferenza.
Un saluto,
Dott. Nicola Gentile